commissariato agli Usi Civici Regioni LAZIO  TOSCANA Umbria   Progetto di associzione consortile tra le Universita' Agrarie ricadenti nel territorio del comune di Leonessa
 
relazione
 
 
DOMINI COLLETTIVI
 

 

INQUADRAMENTO DEI DOMINI COLLETTIVI

il territorio delle sei Università agrarie è situato lungo il perimetro sud orientale dei Comune di Leonessa a corona dell'altipiano ove sono ubicati il capoluogo e le diverse frazioni e gli agglomerati rurali.La distribuzione di beni delle Università agrarie nel territorio, iniziando da oriente. al confine di Comune.. di Provincia e di Regione ‑ rispettivamente con il Comune di Cascia, appartenente alla provincia di Perugia della Regione Umbria ‑ è la seguente: Terzone S. Pietro, che al lato sud est confina con il Comune di Cittareale, indi Terzone S. Paolo, quindi S. Angelo e S. Vito, domini collettivi questi che sono collegati senza soluzione di continuità. Più staccato, ma sempre lungo il confine con il Comune di Posta, il temitorio appartenente al dominio di Albaneto e di Piedelpoggio, che si estende lungo le pendici del Monte di Cambio fino allo spartiacque della Vallonina. L'esposizione prevalente del territorio considerato è quella a nord. mentre l'altitudine oscilla dai ml 1071 di Terzone S. Pietro lungo la strada provinciale per Trimezzo al Monte di Cambio, alla quota di ml 2084.

Il dominio collettivo, per quanto attiene alla distribuzione della vegetazione, è rappresentato da ampie aree a pascolo alle quote più alte e particolarmente lungo il confine con Cittareale, cui sottendono le formazioni forestali che si estendono fino in prossimità dei nuclei rurali di Terzone S. Pietro, Terzone S. Paolo. S. Angelo e S. Vito, mentre quello di Albaneto e di Piedelpoggio è rappresentato da una netta prevalenza del bosco e della mancanza di vaste aree pascolive.

 L'aspetto paesaggistico è rilevante e si può riportare a due distinte unità di passaggio:

la prima che interessa i domini collettivi civici di Terzone S. Pietro, Terzone S. Paolo, ,‑Angelo e S. Vito. caratte rizzata da una non accentuata morfologia di crinale che consente di ammirare, anche a distanza. gli estesi pascoli e che conferisce al paesaggio e alla visuale una magnituine agreste e pastorale:

 la seconda interessa i domini collettivi di Albaneto e Piedelpoggio. che per l'accentuata acclività dei versanti e la loro quasi uniforme copertura arborea, rappresentano una unità di passaggio prettamente forestale che conferisce un aspetto di ambiente selvaggio e dotato di forti connotazioni di naturalità diffusa.

 E' Proprio quest'ultima zona che è sottoposta a normativa vincolistica ai sensi della legge1497/39 e che abbraccia tutto il teritorio a sud della strada di scorrimento in Val Carpineto da Leonessa a Posta  e che ingloba buona parte dei domini collettvi di Albaneto e totalmente quelli di Piedelpoggio.

Nella parte sud orientale, viceversa, è solo il colle di S. Venanzio da quota mt 1032 lungo la strada Terzone‑Trimezzo, fino alla sua sommità a quota 1801 e che si estende dal confine del Comune di Cittareale (frazione di Tnimezzo) fino alla forca di Fao a quota 1657 che è assoggettato a vincolo paesaggistico ai sensi della legge 43 1/85.

Per quanto riguarda l'accessibilità, tutte le frazioni cui appartengono i beni collettivi, sono serviti da adeguata viabilità di accesso, mentre per quanto riguarda quella di arroccamento ai boschi e ai pascoli delle Università agrarie solo i territori di Piedelpoggio e di S. Angelo sono serviti da strade di servizio forestale percorribili con veicoli stradali, mentre carente è la viabilità secondaria e di esbosco rappresentata per lo più da mulattiere, molto spesso dissestate e mancanti di manutenzione.

Sotto il profilo demografico la situazione delle diverse frazioni non è dissimile da tanti altri nuclei rurali dell'Appennino centrale, perchè l'esodo montano che si è andato accentuando in particolare nel decenni 1960‑1980 ha ridotto drasticamente la presenza della popolazione rurale, elevando il tasso di invecchiamento e riducendo in misura elevata il numero degli addetti del settore primario che tradizionalmente rappresentano gli utenti più interessati all'uso delle risorse dei domini collettivi. A conferma di ciò, si riportano i dati dei nuclei familiari e degli abitanti residenti nelle sei frazioni che dispongono dell'Universita agraria e ricavate dall'ufficio anagrafe del Comune di Leonessa sulla base del censimento del 1991:

 

 
nuclei familiari  
abitanti
Albaneto
39 
99
Piedelpoggio
50 
89
S. Angelo  
91 
47
S. Vito   
9
19
Terzone S. Paolo (capoluogo, Corvetello,Case Buccioli)
43 
122
Terzone S, Pietro (capoluogo, Runco,Cisterna Case Petrucci)
94
249
     
Totale    
256
625 
     

SI fa presente come i dati sopra riportati., pure nella loro esiguità, siano in realtà ulteriormente contratti perchè non tutti i residenti risultanti dall'anatirafeall'anagrafe lo sono anche nel periodo invernale, per cui l'effettivo numero degli abitanti residenti stabilmente tutto anno, si riduce notevolmente.Per quanto attiene all'attività agricola questa viene attuata dalle poche aziende tuttora esistenti su un indirizzo prevalentemente zootecnico foraggero mentre scarsa è la produzione cerealicola. La produzione ha subito un notevole ridimensionamento con la cessazione avvenuta nell'anno 1982 dell'attività di trasformazione casearia svolta per un caseificio sociale cui veniva conferito il latte delle diverse aziende zootecniche.  In conseguenza del progressivo diminuire delle aziende zootecniche si e ridotto il numero dei capi di bestiame di proprietà degli utenti che vengono immessi nel pascoli dell'Università agraria nel periodo della monticazione. Del tutto assente è l'utilizzo delle risorse ambientali e paesaggistiche.

Sotto il profilo organizzativo delle sei Università agrarie, solo una, quella di Albaneto, è in gestione commissariale a seguito di divergenze tra 211 utenti relativamente alla gestione dell'acquedotto frazionale.Le restanti cinque Universita' agrarie dispongono di una normale amministrazione con scadenza quadriennale e tutte effettuano, almeno una volta l'anno, l'assemblea degli utenti e riunioni periodiche con frequenze variabili del comitato di amministrazione.Elemento positivo è il fatto che tutte e sei le Università agrarie si servano di un'unica segreteria amministrativa per la redazione del bilancio annuale e delle deliberazzioni del comitato di amministrazione. servizio che ha contribuito ad uniformare la regolarità amministrativa pur mantenendo separata per ciascun ente le relative entrate ed uscite.Per quanto attiene ai regolamenti di esercizio degli usi civici, si sono repenti i testi di quello redatto il 9/10/1945 per l'università agraria di Albaneto e quello del 2/12/1952 per quella di S. Vito: questi sono stati superati dai nuovi regolamenti adottati ‑ su impulso della Regione Lazio ‑ per cui le Università agrarie di Terzone S. Pietro. S. Angelo, già dispongono di tali regolamenti, mentre l'Università agraria di S. Vito ha approvato lo statuto che rinvia ad un regolamento per il godimento dei diritti di uso civico.

Le restanti Università hanno in itinere l'approvazione della nuova versione dei regolamenti

                                                                 

                                           SESTI E POSSESSI CONTESTATI

 

Circa l'attribuzione dei domini collettivi ai Sesti originari riportati dal De Renzis nella sua ricostruzione storica del 1910, dei beni delle Università agrarie di Terzone S. Pietro  Terzone S. Paolo e S. Angelo, sono compresi nell'originanio Sesto di Terzone, quelli dell'Università di S. Vito sono compresi nell'originario Sesto di Croce, quelli di Albaneto e Piedelpoggio nell'originario Sesto di Piedelpoggio.

Nella attuale intestazione catastale, per le diverse partite che compongono le proprietà dell'Università agraria sono indicati altri ulteriori sesti, a volte riferiti a località sottofrazionali. a volte nuclei abitati che appartengono all'Uruiversità. In molti casi l'intestazione catastale è riferita al Comune di Leonessa per la frazione di e in altre sono precisate le eventuali contestazioni da parte di altre frazioni o di privati.

Nel paragrafo successivo per ogni Università agraria vengono specificate le diverse partite con la relativa intestazione. Si ritiene opportuno segnalare che per quanto riguarda le Università agrarie di Terzone S. Paolo, Terzone S. Pietro, S. angelo e S. Vito, non vi sono contestazioni in atto, essendo le confinazioni ben definite mentre per Albaneto e soprattutto per Piedelpoggio, vi sono terreni boschivi che sono godimento promiscuo o in contestazione.

Purtroppo risulta difficile rapportare i dati del nuovo Catasto terreni con quelli del vecchio catasto del regno borbonico che era solamente descrittivo e non cartografico. Possibile riferimento è quello attribuibile all'istruttore agronomo Vincenzo Schiavone e ripresa ‑ per Piedelpoggio ‑ da Leopoldo Fedi. Si precisa comunque non essere compito del presente progetto la consistenza dei beni collettivi e dell'appartenenza dei terreni alle diverse frazioni: si farà perciò cenno di essi in sede descrittiva solo come riferimento alle mappe del vigente Catasto terreni.